Institut des Hautes Etudes de l'Amérique latine
Centre de recherche et de documentation sur les Amériques

Attualità di Robert Castel : Ricezione e circolazione internazionale della sua opera

 

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Call for papers per ricercatori non francesi

 

Attualità di Robert Castel

Ricezione e circolazione internazionale della sua opera

 

3-4 Aprile 2023 – Campus Condorcet Aubervilliers-Paris (Francia)

 

Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales - Université Paris 8

Institut des Hautes Etudes d’Amériques Latines

 

 

Robert Castel, Professore all’EHESS di Parigi, dopo aver fondato il dipartimento di sociologia dell’Università di Vincennes nel 1969, divenuta poi l’Université Paris 8 di Saint-Denis, nella quale ha insegato fino al 1990, ci ha lasciato nel marzo 2013.

Alle sue spalle ha lasciato un’opera imponente e rinomata tanto tra i sociologi, gli storici e i giuristi quanto tra gli psichiatri e i gli psicologi sociale e, più in generale, nel campo del lavoro sociale. Cosa rimane, oggi, di questa opera? Dove possiamo rintracciare la sua influenza nelle riflessioni contemporanee sulla protezione sociale, sulla società salariale, sul precariato, sui supporti sociali, sulle politiche dell’individuo? Le analisi più recenti della psichiatria fanno ancora uso dei suoi lavori sulla critica dei saperi e delle pratiche “psy”, al fine di osservare i cambiamenti attuali all’interno di questo campo, legati alle ambiguità delle politiche in materia di salute mentale, alla crisi delle istituzioni e al rinnovamento dei suoi paradigmi scientifici?

Se Le metamorfosi della questione sociale (1995 [2019]), sua opera principale, resta un punto di riferimento ineludibile, La gestion des risques (1981), lavoro di transizione tra i suoi due campi – dalla psichiatria alla società salariale – è poco presente, a dispetto della grande lucidità con cui Robert Castel aveva anticipato l’acuità della logica attuariale delle politiche di regolazione. D’altra parte, l’estensione dei campi “psy” e la crescita di una società sostenuta dai “terapeuti per normali”, alimentano una grande quantità di analisi e di ricerche sulla proliferazione delle pratiche che coinvolgono la psicologizzazione dei rapporti sociali, come, ad esempio, tutto ciò che investe lo sviluppo personale.

 

Da precursore e pensatore critico di una politica dell’individuo che si espande, in modo singolare, in ogni spazio politico, sociale e culturale, rileggere Robert Castel ci permetterebbe di comprendere le evoluzioni attuali delle nostre società e le aporie con cui esse costruiscono il collettivo. Questo convegno internazionale farà il punto sui suoi contributi e sarà l’occasione di interrogare le logiche intellettuali sulle quali poggia l’attualità di Castel, in particolare in riferimento ai contesti nazionali della ricezione della sua opera che permettono di comprenderne la circolazione internazionale.

 

Il decennio che è trascorso dalla sua scomparsa ci permetterà di cominciare a effettuare un bilancio nella ricezione della sua opera, in particolare sul modo in cui è trasmessa e mobilizzata negli spazi accademici e politici esteri. Realizzare questo bilancio a livello internazionale permette di spostare il focus e di colmare un’assenza. Se quando era in vita l’America Latina, dove veniva regolarmente invitato, era senza dubbio il continente più ricettivo della sua opera, cosa accadeva altrove, e cosa accade oggi? Dove vengono ancora lette le sue opere? Chi le cita e per farne cosa? In che modo la sua opera ha contribuito a produrre delle ricerche innovative?

 

La presente call for papers per il Convegno internazionale sull’attualità dell’opera di Robert Castel è destinata ai ricercatori provenienti dal mondo accademico non francese, che potranno proporre diversi tipi di contributo:

 

  1. Il primo consiste nell’alimentare lo studio sulla ricezione internazionale dell’opera di Robert Castel. Si tratterà di contribuire a fare il bilancio delle logiche di circolazione intellettuale, partendo dalle situazioni locali rispetto alle quali i ricercatori, provenienti da diversi universi intellettuali, aiuteranno a comprendere le logiche politiche e sociali di questa diffusione controversa. I colleghi internazionali possono quindi discutere delle specificità continentali o nazionali che favoriscono o frenano il confronto con la sua opera. Sono privilegiate le analisi di situazioni e di specificità nelle forme di ricezione locale, così come le testimonianze dei ricercatori e intellettuali che hanno giocato un ruolo di collegamento per la diffusione della sua opera.

 

Altri contributi potranno essere proposti all’interno delle seguenti aree tematiche: a) lavoro e protezione sociale; b) lavoro sociale; c) psicologizzazione dei rapporti sociali; d) costruzione del sociale e ruolo della famiglia all’interno delle reti di “protezione ravvicinate” [protections rapprochées].

  1. a. In che modo l’opera di Castel su lavoro e protezioni sociali permette di arricchire le ricerche all’interno di un paese o di un campo accademico specifico?

Si tratterebbe di fornire un contributo alla riflessione generale sullo sgretolamento delle società salariali a partire da studi locali e nazionali, permettendo di valutare la pertinenza attuale di questo concetto e, più ampiamente, delle basi del pensiero di Castel rispetto alla centralità del lavoro come mezzo di strutturazione degli individui.

  1. b. Le riflessioni di Castel sugli interventi sociali restano pertinenti rispetto alle profonde evoluzioni del lavoro sociale?

Prendere in considerazione i contesti nazionali permette di analizzare l’ampio spettro dei tipi di intervento sociale che riequilibrano le logiche del mercato, intervengono sulla povertà o accompagnano le persone in difficoltà. I contributi sulle differenti culture del lavoro sociale (movimenti religiosi, tradizioni del lavoro comunitario, presenza di logiche di mercato, forme partecipative e forme di cittadinanza…) permetteranno di sviluppare questi temi.

  1. c. ll lavoro di Castel sulla psichiatria e la psicanalisi sembra fortemente associato al contesto della critica istituzionale degli anni Settanta, dell’anti-psichiatria, introdotta in Francia da Deleuze e Guattari, e della critica foucaultiana dei rapporti sapere-potere. Tuttavia, è in questo lavoro che emerge con lungimiranza l’analisi sull’estensione dei campi “psy” e sulla psicologizzazione dei rapporti sociale. E la sua opera sicuramente viene ancora mobilitata in ragione di questi elementi.

La diffusione del fenomeno “psy” è visibile ovunque e le ricerche sui contesti che di esso sono imbevuti, come tutto ciò che implica lo sviluppo personale e il benessere, concorrono al rinnovamento della sociologia degli individui e dei supporti sociali.

In che modo Castel permette ancora di riflettere sui modi in cui gli individui sono portati a gestire le proprie condotte? I lavori dei colleghi non francesi su tutte queste nuove forme di precetti a concepirsi come individui – precetti che alimentano l’illusione dell’autosufficienza e dell’aut-edificazione del Sé – permetteranno di offrire nuove prospettive su questo campo ampiamente investigato dalle scienze sociali.

  1. d. Castel aveva sviluppato un programma di ricerca sulle diverse direttrici della disaffiliazione e, in particolare, sull’importanza delle forme di sociabilità e della famiglia, che contribuiscono a ogni pratica di protezione ravvicinata.

Certamente, si è disinteressato alle forme di solidarietà maggiormente invisibili e labili, preferendo dedicare il proprio lavoro e i propri interventi sulla difesa dei diritti e degli status, con il conseguente rischio di occultare le questioni di genere. Tuttavia, le ricerche sulle modalità più informali di costruzione dei supporti sociali si sono ampiamente sviluppate in questi ultimi anni, in particolare con la fioritura di studi sul care.

Sono benvenuti, dunque, degli interventi, provenienti da altri universi accademici, che permettano di ripensare l’opera di Castel a partire da ricerche empiriche sulle dinamiche familiari di supporto concerto degli individui, per quanto esse si possano sviluppare in modi estremamente controversi. Potrebbero dunque essere proposti dei paper all’incrocio con gli studi di genere e di care, oltre che con gli studi intersezionali, offrendo delle connessioni spesso trascurate nel contesto francese.

 

Modalità di presentazione

 

Le proposte, in lingua francese o inglese, devono essere inviate entro il 31 Maggio 2022. La lunghezza massima deve essere di 5.000 battute. Gli abstract vanno inviati al seguente indirizzo: colloquecastel2023@gmail.com.

Oltre alla presentazione dell’argomento e l’indicazione dell’ambito in cui essi si inscrivono, dovranno includere una presentazione dell’autore o dell’autrice e del contesto accademico (disciplina, ambito di ricerca, contesto del lavoro di campo, metodo…) nel quale i concetti di Castel vengono mobilitati.

Per essere in grado, prima del convegno, di fornire la traduzione in francese e in inglese dei vari interventi, i testi (30.000 battute e un abstract da 3.000 battute) dovranno essere inviati entro il 28 febbraio 2023. Gli interventi e i dibattiti del convegno potranno essere seguiti grazie a delle traduzioni simultanee (inglese/francese).

 

A partire dagli interventi presentati al Convegno verranno realizzate delle pubblicazioni.

 

Comitato organizzativo

 

  • Marc Bessin, CNRS Iris, EHESS, Paris.
  • Jean-François Laé, Université Paris 8 Saint-Denis, Cresppa Paris.
  • Denis Merklen, Université Paris Sorbonne Nouvelle, IHEAL.
  • Luigigiovanni Quarta, Università di Pisa, Iris Paris.

Comitato scientifico (da confermare)

 

  • Monika Arredondo, Buenos Aires, Argentine
  • Henrique Caetano Nardi, Universidade Federal do Rio Grande do Sul, UFRGS, Porto Alegre, Brésil
  • Klaus Dorre, Fredrich-Schiller Universitat Jena, Allemagne
  • Anne M. Lovell, Inserm CERMES3, Paris, France
  • Claude Martin, CNRS, Arènes, EHESP, Rennes, France
  • Dominique Méda, Université Paris Dauphine, Irisso, France
  • Gabriel Kessler, Conicet, Universidad National de La Plata, Universidad National San Martin, IDAES, Buenos Aires, Argentine
  • Camille Robcis, Columbia University, New-York, USA
  • Carolina Rojas Lasch, Universidad Alberto Hurtado, Santiago, Chili
  • Marc-Henri Soulet, Université de Fribourg, Suisse
  • Marcos Supervielle, Universidad de la República, Montevideo, Uruguay
  • Alain Supiot, Collège de France, Paris, France
  • Ciro Tarantino, Università della Calabria, Cosenza, Italie
  • Didier Vranken, Université de Liège, Belgique
  • Bénédicte Zimmermann, EHESS, CGS Paris, Wissenschaftskolleg (Institut d’études avancées), Berlin, Allemagne

 

Calendario

 

  • Gennaio 2022: pubblicazione della call for papers
  • 31 Maggio 2022: data di scadenza per la presentazione degli abastract
  • 30 Giugno 2022: risposta definitiva agli autori
  • 28 Febbraio 2023: invio dei testi degli interventi (30.000 battute + abstract da 3.000 battute)
  • 20 Marzo 2023: Messa a disposizione e circolazione del dossier contenente gli abstract tradotti in inglese e francese
  • Autunno 2022: preparazione del Convegno attraverso contatti regolari con il comitato organizzatore
  • 3-4 Aprile 2023: Convegno al Campus Condorcet – Aubervilliers/Paris.